... Può sembrare strano ma generalmente la prima volta che un giovane scopre l’esistenza dell’alcol e perché un genitore o un familiare stretto lo invita affettuosamente ad assaggiare un “goccia di vino”, bagnandosi le labbra. Ci sono bambini che restano perplessi e si ritraggono, altri che non esitano neanche un istante, e, animati da una certa curiosità, accettano di scoprire se quello che bevono i grandi sia buono o cattivo. Di solito questa scena si svolge in un clima festoso, dove per un momento i bambini hanno l’occasione di sentirsi grandi, per poi ritrarsi storcendo il naso perché il sapore dell’alcol è troppo forte e non incontra i loro gusti, anche se alcuni di loro chiedono di ripetere l’assaggio. In queste circostanze gli adulti presenti ridono bonariamente facendo capire ai bambini che sono ancora piccoli e che potranno bere solo quando saranno cresciuti. E’ qui che questi bambini, futuri adolescenti, cominciano a legare la possibilità di bere alla crescita e all’autonomia, se non altro perché, quando saranno grandi, potranno decidere da soli se bere alcolici o meno...

Gli adolescenti, l’alcol e le droghe, Mondadori 2015

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