... Io credo che esista un filo neanche sottile, una linea di continuità che lega i ragazzi con manifestazioni crescenti di ritiro sociale con quelli che invece soccombono di fronte ad esperienze di umiliazione e vergogna, amplificate da quell’enorme visibilità che caratterizza le relazioni dei ragazzi nativi digitali. I giovani che vanno malvolentieri a scuola fino a smettere di andarci, che escono di rado, che non fanno attività fisiche e che passano tutto il tempo a loro disposizione giocando on line, presentano una specifica difficoltà a usare in modo costruttivo l’aggressività e a esprimersi emotivamente, se non attraverso esplosioni di rabbia. Si tratta della stessa rabbia, trattenuta a stento, visibile in chi è vittima di vessazioni continue, in chi non riesce a reagire di fronte a una atto di prepotenza e, così facendo, si rende disponibile, senza saperlo, a essere di nuovo perseguitato
Cyberbullismo, Mondadori 2014